Un rapporto appena pubblicato afferma che gli strumenti di trasparenza pubblicitaria di Big Tech stanno fallendo su tutta la linea - con X che segna il peggio nel fornire dati significativi che possono aiutare utenti, giornalisti e sostenitori a tenere d'occhio truffe e disinformazione.

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Se "trasparenza degli annunci" non è un termine familiare, probabilmente è perché è un concetto un po 'controintuitivo. Con gli annunci televisivi, generalmente conosci lo sponsor - è annunciato davanti e al centro. Gli annunci digitali sono più scivolosi. Anche quando viene divulgato il fatto che qualcosa è un annuncio, esattamente chi sta pubblicizzando cosa e perché potrebbe ancora non essere chiaro. Se una piattaforma non riesce a fornire solide informazioni sulla trasparenza degli annunci digitali a coloro che lo richiedono, è più difficile tenere traccia delle bufale e esaminare le pratiche pubblicitarie abbozzate o scammy.

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Un rapporto' stress-testing 'piattaforme tecnologiche' repository di annunci
Il sondaggio digitale è stato condotto da Mozilla e CheckFirst, una società di soluzioni software che fornisce strumenti per contrastare e monitorare la disinformazione. Ha analizzato una dozzina di strumenti di trasparenza degli annunci creati da piattaforme tecnologiche per aiutare i monitor pubblicitari, inclusi quelli su X, TikTok, LinkedIn, Google Search di Alphabet e siti Meta e Apple. Utilizzando le linee guida del Digital Services Act (DSA) 2023 dell'Unione Europea e le linee guida della libreria pubblicitaria interna di Mozilla, le organizzazioni hanno scansionato gli archivi di annunci delle piattaforme per cose come la disponibilità pubblica, i contenuti degli annunci, i dettagli dei pagatori e i dettagli di targeting degli utenti.

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"Gli strumenti di trasparenza degli annunci sono essenziali per la responsabilità della piattaforma - una prima linea di difesa, come i rilevatori di fumo", ha affermato Claire Pershan, responsabile dell'advocacy di Mozilla EU. "Ma la nostra ricerca mostra che la maggior parte delle piattaforme più grandi del mondo non offre repository di annunci funzionalmente utili. L'attuale lotto di strumenti esiste, sì, ma in alcuni casi è tutto ciò che si può dire su di loro".
Nessuno dei repository pubblicitari analizzati è stato testato bene e pochi, se non nessuno, sono stati facili da trovare per cominciare. Prima che i ricercatori possano persino iniziare a testare se le misure di trasparenza degli annunci sono accurate, devono guadare attraverso servizi incompatibili e opachi, spiega il rapporto.

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X si è distinto come il peggior scorer sull'accessibilità dei dati e sulle capacità di ricerca, fornendo solo cani da guardia con un singolo file CSV. "Gli strumenti di trasparenza di X sono una totale delusione", ha spiegato Pershan. "Il suo repository non offre funzionalità di filtraggio e ordinamento; gli annunci sono accessibili solo attraverso un ingombrante file di esportazione CSV; il contenuto degli annunci non viene divulgato (solo un URL agli annunci) e ci sono lacune nei parametri di targeting e nei dati dei destinatari. E la ricerca di contenuti storici è quasi impossibile. Tutto questo potrebbe essere il motivo per cui la Commissione europea ha incluso l'archivio di annunci di X nei suoi procedimenti formali contro la piattaforma sotto il DSA".

Il rapporto rileva che gli strumenti di monitoraggio degli annunci di Big Tech stanno fallendo miser